32. Percorsi di riconciliazione

Quella della frontiera adriatica è stata nel corso del ‘900 una storia gravemente divisiva fra italiani, sloveni e croati. Con il nuovo secolo si è avviato invece un forte impegno di riconciliazione. Le tappe principali sono state l’incontro fra i presidenti delle repubbliche di Italia, Slovenia e Croazia a Trieste nel 2010, fra quelli di Italia e Croazia a Pola sempre nel 2010 e fra quelli di Italia e Slovenia a Trieste nel 2020, quando per la prima volta i due capi di stato si sono recati assieme alla foiba di Basovizza ed al monumento ai fucilati sloveni del 1930, sempre a Basovizza.

Le tappe della riconciliazione

Servizio televisivo RAI sull’incontro dei Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia a Trieste, 13 luglio 2010

Servizio televisivo RAI sul Concerto dell’Amicizia a Trieste, 13 luglio 2010

Esecuzione degli inni nazionali, Concerto dell’Amicizia a Trieste, 13 luglio 2010

Servizio televisivo RAI sull’incontro dei Presidenti di Italia e Slovenia a Basovizza, 13 luglio 2020 

Servizio televisivo RAI sull’incontro dei presidenti di Italia e Slovenia a Gorizia / Nova Gorica, 21 ottobre 2021

Testo d’approfondimento

Quella della frontiera adriatica è stata nel corso del ‘900 una storia fortemente divisiva fra italiani, sloveni e croati. Solo a partire dagli anni ’60 si è avviato un percorso di distensione fra l’Italia e l’allora Jugoslavia, che ha trasformato la barriera confinaria nel “confine più aperto d’Europa” fra una democrazia liberale e capitalista ed uno stato comunista.

Dopo l’indipendenza della Slovenia e Croazia si è avviato un forte impegno di riconciliazione.
Una prima tappa è stata costituita dalla creazione nel 1991 di due commissioni miste storico-culturali, italo-slovena ed italo-croata.
La commissione italo-slovena ha concluso i suoi lavori con un rapporto finale congiunto nell’anno 2000.

Sul piano diplomatico, dopo qualche screzio, due salti di qualità sul piano del riconoscimento, del rispetto e dell’omaggio comune alle diverse memorie dolenti sono avvenuti per opere dei presidenti delle repubbliche. Nel luglio 2010 si sono incontrati a Trieste i presidenti delle repubbliche di Italia (Napolitano), Slovenia (Türk) e Croazia (Josipović) Dopo una serie di passaggi in alcuni luoghi simbolo delle tragedie novecentesche, la visita si è conclusa con un concerto della pace in piazza dell’Unità.
Nel settembre 2011 i presidenti italiano e croato si sono reincontrati a Pola, dove la visita si è conclusa con un concerto all’Arena. Nel luglio 2020 il presidente italiano Mattarella e quello sloveno Pahor si sono reincontrati a Trieste ed hanno reso congiuntamente omaggio alla foiba di Basovizza ed al monumento ai fucilati sloveni del 1930, sempre a Basovizza. Inoltre, il presidente italiano ha comunicato la restituzione alla comunità slovena di Trieste dell’edificio già sede del Narodni dom, incendiato un secolo prima dai fascisti.

Infine, le due città contigue di Gorizia e Nova Gorica hanno presentato una candidatura congiunta quali capitali europee della cultura ed hanno ottenuto tale riconoscimento per il 2025.

Documenti

  • Il confine più aperto d’Europa
  • Relazioni italo-slovene 1880-1956 – Relazione della Commissione storico-culturale italo-slovena
  • Dichiarazione congiunta dei presidenti di Italia, Slovenia e Croazia, 12 luglio 2010
  • Discorso del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, a Trieste, 13 luglio 2020
  • Discorso del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, a Gorizia, 21 ottobre 2021
  • Discorso del Presidente della Repubblica Slovena, Borut Pahor, a Gorizia/Nova Gorica, 21 ottobre 2021

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