10-004 Fiume, Porto Nazario Sauro
Fiume, Porto Nazario Sauro, cartolina

9. Il primo dopoguerra

Il 24 maggio del 1915 l’Italia è entrata in guerra contro l’Austria in base al patto di Londra, che prometteva all’Italia l’annessione della Venezia Tridentina, della Venezia Giulia e di parte della Dalmazia. Dopo la vittoria l’Italia chiede l’annessione anche di Fiume, città a maggioranza italiana. Ne segue una lunga e complicata vertenza internazionale, durante la quale fra il 1919 e il 1920 Fiume viene occupata da un gruppo di legionari guidati da Gabriele D’Annunzio. Il negoziato si conclude appena nel 1924: l’Italia ottiene Fiume rinunciando in cambio alla Dalmazia – la cui popolazione è prevalentemente croata – ad eccezione di Zara, abitata prevalentemente da italiani, che viene annessa. Del regno d’Italia entrano così a far parte circa 930.000 nuovi cittadini, grosso modo per la metà sloveni e croati, questi ultimi distribuiti principalmente nelle campagne.

Testo d’approfondimento

Il 24 maggio del 1915 l’Italia è entrata in guerra contro l’Austria in base al Patto di Londra, che prometteva all’Italia l’annessione della Venezia Tridentina, della Venezia Giulia e di parte della Dalmazia. Dopo la vittoria l’Italia chiede l’annessione anche di Fiume, città a maggioranza italiana. Contemporaneamente, dall’unione della Serbia – cioè dello Stato per difendere il quale era scoppiata la guerra – con la Croazia e la Slovenia già appartenenti all’Impero austro-ungarico, sorge la Jugoslavia, che rivendica la Dalmazia, Fiume e l’intera Venezia Giulia, posto che una parte dei suoi abitanti è di nazionalità slovena e croata.

Ne segue una lunga e complicata vertenza internazionale, e le difficoltà incontrate dall’Italia in sede negoziale alimentano il mito della «vittoria mutilata». Mentre le trattative si trascinano, fra il 1919 e il 1920 Fiume viene occupata da un gruppo di legionari guidati da Gabriele D’Annunzio che proclama la Reggenza del Carnaro, in attesa dell’unione all’Italia. Nel frattempo, nelle zone sotto amministrazione prima militare e poi civile italiana si cerca di tornare a una difficile normalità. Nel caso degli sloveni e dei croati ciò significa soprattutto riprendere la vita associativa, culturale e sportiva, ma tali attività viste con sfavore e sospetto dalle autorità italiane, che vi ravvisano un pericolo per la desiderata egemonia italiana.

Il negoziato si conclude appena nel 1920 con il Trattato di Rapallo, frutto di un negoziato diretto italo-jugoslavo. L’Italia rinuncia alla Dalmazia – la cui popolazione è prevalentemente croata – con l’eccezione di Zara, Làgosta e Pelagosa, abitate prevalentemente da italiani, che vengono annesse. Annessa è pure la Venezia Giulia, e così del Regno d’Italia entrano a far parte circa 930.000 nuovi cittadini, grosso modo per la metà sloveni e croati, questi ultimi distribuiti principalmente nelle campagne. Fiume viene costituita in Stato libero. Successivamente, Italia e Jugoslavia concordano di dividersi lo Stato fiumano e con l’accordo di Roma del 1924 la città viene annessa all’Italia.

RegioneStoriaFVG

Il mito della “Vittoria mutilata”

Multimedia sull’impresa dannunziana

Mostra UN FIUME DI STORIE. Documenti, Immagini e libri dell’impresa fiumana

Mostra RONCHI-FIUME 1919-1920

Progetto multicodicale LA TRAMA E L’ORDITO

Documenti

  • La Vittoria mutilata (di Gabriele D’Annunzio)
  • Proclama del governatore Petiti di Roreto agli sloveni
  • La prima voce dell’Arengo XII settembre MCMXIX di Gabriele D’Annunzio
  • L’impresa di Fiume (di Mario Carli)
  • Discorso di Mussolini a Trieste, 20 settembre 1920
  • Discorso di Mussolini a pola, 21 settembre 1920
  • Il trattato di Rapallo
  • Dichiarazioni del ministro degli esteri Carlo Sforza sul trattato di Rapallo

Lezioni

Dal patto di Londra ai Trattati di Roma (Giulia Caccamo) 

Dal patto di Londra ai Trattati di Roma (Giulia Caccamo) 

Fra guerra e dopoguerra (Raoul Pupo) 

Fra guerra e dopoguerra (Raoul Pupo) 

Vittoria mutilata? (Raoul Pupo)

Vittoria mutilata? (Raoul Pupo)

Gabriele D’Annunzio e la mistica della patria (Fabio Todero)

Gabriele D’Annunzio e la mistica della patria (Fabio Todero)

L’impresa di Fiume (Raoul Pupo) 

L’impresa di Fiume (Raoul Pupo) 

D’Annunzio e Mussolini (Giuseppe Parlato) 

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