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Testo d’approfondimento
Col Trattato di Rapallo del 12 novembre 1920 tra Italia e Regno dei Serbi Croati e Sloveni (SHS) Fiume viene costituita in Stato Libero e indipendente. Il 31 dicembre il Consiglio municipale riprende i poteri statali, esercitati fino ad allora dalla Reggenza del Carnaro. Il 5 gennaio 1921 si costituisce il nuovo governo, presieduto da Antonio Grossich, col compito di convocare l’Assemblea costituente per dare alla neocostituita Città-Stato la sua legge fondamentale.
Le elezioni del 24 aprile 1921, svoltesi in un clima attraversato da gravi tensioni e illegalità, segnano la netta vittoria del Partito Autonomo di Riccardo Zanella, fautore di Fiume Stato indipendente, sul Blocco annessionista: votano 9.554 elettori su 10.550, il Partito Autonomo ottiene 6.114 voti e il Blocco 3.440. Ma la difficile situazione dell’ordine pubblico impedisce al capo autonomista l’esercizio del potere. La Costituente può riunirsi soltanto il 5 ottobre 1921 ed elegge Zanella presidente provvisorio dello Stato. Disordini e violenze sempre più gravi continuano però a segnare la vita della città. Il 3 marzo 1922 il governo Zanella viene rovesciato da un colpo di Stato organizzato dal Fascio fiumano d’intesa con i nazionalisti e i repubblicani e appoggiato dai fascisti triestini di Francesco Giunta. Zanella è costretto all’esilio e i membri autonomisti della Costituente si rifugiano a Portorè (Kraljevica) in Jugoslavia, tentando di resistere al fatto compiuto.
Fallito il tentativo di far assumere al governo italiano l’amministrazione della città, il 21 marzo i promotori del colpo di Stato restituiscono i poteri alla Costituente rimasta a Fiume ossia alla minoranza annessionista e il 5 aprile il vicepresidente Attilio Depoli diventa capo provvisorio dello Stato di Fiume, riconosciuto dal governo italiano. La situazione della città continua ad essere segnata da grave incertezza sia sul piano interno, dove non cessano le violenze, sia sul piano diplomatico. I tentativi di Zanella e della Costituente di Portorè di ottenere un esplicito riconoscimento internazionale falliscono. Si sviluppano invece trattative tra l’Italia e il regno SHS che portano al Trattato di Roma del 27 gennaio 1924: Fiume viene annessa all’Italia e al regno SHS viene riconosciuta la sovranità su una parte del porto fiumano (Delta e Porto Baross). Ai primi di marzo del 1924 la Costituente zanelliana si scioglie, ratificando così la fine dell’esperienza dello Stato Libero.
Documenti
- Da arditismo e fascismo a Fiume. Le elezioni per la costituente del 24 aprile 1921 e le successive giornate di terrore. Cronaca documentata di A.P., “Questioni fiumane” n. 4, Tipografia sociale lombarda, Milano 1921.
- Da Libro Rosso sui rapporti del governo di Fiume col Regio Governo d’Italia, con speciale riguardo ai precedenti del colpo di mano del 3 marzo 1922, a cura del Governo di Fiume, società editoriale fiumana, Fiume 1922.