Immagini
Immagini pubblicate in Viviana Facchinetti, Protagonisti senza protagonismo, La Mongolfiera Libri, Trieste 2014. Per gentile concessione dell’autrice.
Musiche
Per gentile cortesia di Viviana Facchinetti
Testo d’approfondimento
Già negli ultimi anni dell’Ottocento giungono nel Continente nuovissimo i primi emigrati giuliani e dalmati, con un flusso alterno di persone dovuto sia alle stringenti norme interne sull’immigrazione sia poi, in epoca fascista, al rallentamento dei flussi migratori italiani. Al termine della seconda guerra mondiale, invece, il governo laburista australiano lancia la campagna per l’immigrazione Populate or Parish (Popolare o perire), che apre il mare a tutti e quindi anche agli italiani e in particolare, dalla metà del secolo, agli esuli dai territori dell’Adriatico orientale, passato alla Jugoslavia.
Con l’entrata dell’Australia nell’IRO (International Refugees Organization) nel 1947, essa si impegna ad accogliere 70.000 immigrati all’anno, di cui 4.000 profughi istriani, fiumani e dalmati nel 1947 e 12.000 negli anni successivi.
Dal 1951 al 1964 è in vigore un accordo bilaterale fra Italia e Australia per l’immigrazione assistita. L’accoglienza è ristretta ai giovani celibi e nubili o alle giovani famiglie, che possono venir ammessi per due anni e poi ottenere il permesso di rimanere solo se hanno rispettato leggi e accordi. I due governi si dividono le spese di viaggio almeno per la metà, e per la restante parte il governo italiano concede ai migranti prestiti a tasso agevolato.
Mentre dapprima sono principalmente gli esuli istriani, fiumani e dalmati a partire, dal 1954, con il ritorno di Trieste all’Italia e la conseguente disoccupazione e crisi economica del territorio, sono in maggior parte i triestini a decidersi per la partenza nel Nuovo mondo.
I migranti vengono sistemati dapprima nei campi di raccolta e subito impattano con la difficoltà della lingua, con la sottostima della loro professionalità e con il carente contatto (postale) con la madrepatria. Ben presto però, la nuova vita diventa via via migliore, grazie al costituirsi di associazioni che favoriscono la socializzazione fra conterranei, alle possibilità di lavoro, al buon guadagno conseguente all’impegno e alla rapidità dei processi di integrazione.
Documenti
Storie fuori dalla storia
di Viviana Facchinetti
Sydney
Melbourne – Adelaide
Sydney – Melbourne
Adelaide – Perth