31. Il giorno del Ricordo

Nella primavera del 2004 con voto quasi unanime il Parlamento ha istituito il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. In questo

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29. Le minoranze oggi

La snazionalizzazione fascista da una parte e l'esodo degli italiani dall'altra, hanno fatto sì che nei territori alto-adriatici appartenenti alle repubbliche di Italia, Slovenia e Croazia rimanessero solo piccole minoranze linguistiche. Attualmente

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27. Trieste va in Australia

Per far fronte all’enorme problema dei rifugiati, all’indomani della seconda guerra mondiale sorge un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite (IRO), che favorisce l’apertura dell’Oceania agli immigrati provenienti dall’Europa e dalla regione Giulia. Trentasei

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25. L’esodo

Con ritmi diversi e per diverse vie, le comunità italiane a Fiume e in Istria arrivano tutte alla medesima conclusione: è impossibile mantenere l’identità italiana rimanendo in Jugoslavia. La soluzione è l’esodo.
Il

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24. Gli italiani in Istria

In Istria le autorità jugoslave applicano inizialmente la politica della “fratellanza italo-slava”. Si ritiene cioè che all’interno della popolazione italiana esista una minoranza, composta principalmente dalla classe operaia, disposta ad aderire al

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23. L’abbandono di Pola

Le decisioni della Conferenza della pace, rese note nell’estate del 1946 gettano nel panico la popolazione di Pola. Nella primavera del 1945 la città istriana è stata amministrata dagli jugoslavi per 40

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